Il ruolo assunto da Eduardo De Filippo all’interno della cultura teatrale napoletana risulta, da sempre, argomento delicato e complesso.
Continua a leggereAutore: Annamaria Sapienza
Annamaria Sapienza insegna Teorie e Modelli del Teatro Contemporaneo al DAVIMUS dell’Università degli Studi di Salerno ed è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in "Studi letterari, linguisti e storici" dello stesso Ateneo. E’docente di Storia del Teatro alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale per il triennio 2015-2018, ed è membro del Comitato Scientifico della Fondazione “Eduardo de Filippo”. Ha collaborato come esperto esterno ai progetti di costruzione dello spettacolo teatrale per allievi nel protocollo di intesa tra l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Si occupa prevalentemente di teatro moderno e contemporaneo, teatro napoletano e teatro sociale. E’ autrice dei volumi Il padrone del vapore. Teatro a Napoli ai tempi di Achille Lauro (Liguori, 2015), Il segno e il suono. La gatta Cenerentola di Roberto De Simone (Guida, 2006), Bibliografia critica di Achille Mango (DeltaTre, 2004), La parodia dell’opera lirica a Napoli nell’Ottocento Guida, 1998), La tecnologia nella sperimentazione teatrale degli anni Ottanta: tre esempi (I.U.O. 1992). Ha curato, con altri autori, i volumi Macramè. Studi sulla letteratura e le arti (Liguori, 2010), Vladimir Majakovskij. Visione ed eversione di un’opera totale (Liguori, 2012).E’ autrice delle voci Antonio Petitoe Pasquale Altavilla per AMAtI (Archivio Multimediale dell’Attore Italiano). Tra i saggi più recenti,Pasolini e il teatro: luogo della poesia, spazio della formazione(Pensa, 2017), Il corpo ritrovato. I linguaggi del teatro nei laboratori di “f. pl. femminile plurale”, («Comunicazioni Sociali», 2016).