Chi Siamo

Fondatore Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia)
Direttore Giovanni Fiorentino
Condirettore Sante Cruciani
Redazione
Enrico Acciai
Maria Chiara Bernardini
Anna Caprarelli
Mariella Cruciani
Raffaello Ares Doro
Elisabetta Girotto
Ilenia Imperi
Leonardo Campus
Chiara Moroni
Gilda Nicolai
Matteo Stefanori
Giovanna Tosatti
Direttore Responsabile Mariella Cruciani
Hanno contribuito alla vita di “Officina” 
Bruno Bonomo, Michele Colucci, Daniele Natili, Guido Panvini, Massimo Piermattei, Luisa Selvaggini
Editorial Board
Officina della Storia is the open access peer-rewied e – journal
Editor Giovanni Fiorentino
Coeditor Sante Cruciani
Editorial Staff
Enrico Acciai
Maria Chiara Bernardini
Leonardo Campus
Anna Caprarelli
Mariella Cruciani
Raffaello Ares Doro
Elisabetta Girotto
Ilenia Imperi
Chiara Moroni
Gilda Nicolai
Matteo Stefanori

Direttore responsabile

Mariella Cruciani

Giornalista e critica cinematografica, collabora con il periodico del SNCCI Cinecritica ed è redattrice di www.cinecriticaweb.it. Scrive anche su www.cultframe.com e www.puntodisvista.net. Tra le sue pubblicazioni, Da Michele a Nanni in Il cinema di N. Moretti, Firenze, Aida, 2008; il volume La spettatrice- Visioni, analisi e incontri sul cinema, Viterbo, Sette Città, 2009; Gli antieroi in Il cinema di B. Tavernier “, Firenze, Aida, 2009; Il nostro portaborse in Il portaborse vent’anni dopo, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2011; l’e-book Il cinema di Moretti, Sette Città,2013; Attraverso l’analisi collettiva: un percorso di trasformazione in Morale e bellezza. Marco Bellocchio, Roma, Istituto Luce Cinecittà, 2014.

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Direzione
Giovanni Fiorentino
Insegna Teoria e tecnica dei media e Sociologia dei consumi e della pubblicità all’Università della Tuscia. Studia la cultura dei media e scrive per “Il Mattino” e “Il Messaggero”. Il suo libro L’Ottocento fatto immagine. Dalla fotografia al cinema (Sellerio, 2007) ha vinto il premio Domenico Rea. Ha pubblicato per Marsilio, Meltemi, Einaudi ed ha curato al MADRE di Napoli la mostra ‘O vero! Napoli nel mirino (2010-11).

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Coordinamento redazionale
Sante Cruciani

Ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Tuscia, nella quale svolge attività didattica. E’ stato visiting doctor presso l’Ecole Doctorale de la Fondation Nationale des Sciences Politiques e de l’Institut d’Etudes Politiques di Parigi.Si occupa della storia del secondo dopoguerra, privilegiando il processo di integrazione in chiave comparativa, le culture municipali, la comunicazione e la propaganda politica. Tra le sue pubblicazioni, LEuropa delle sinistre. La nascita del Mercato comune europeo attraverso i casi francese e italiano (1955 – 1957), Carocci, Roma, 2007; con O. Gaspari e R. Forlenza, Storia di sindaci per la storia d’Italia (1889-2010), Donzelli, Roma, 2009; Passioni politiche in tempo di guerra fredda. La Repubblica di San Marino e l’Italia repubblicana tra storia nazionale e relazioni internazionali (1945-1957), Università degli Studi di San Marino, 2010.

Tra gli articoli e saggi, Il sindacato e lo sviluppo economico tra mercato nazionale e orizzonte europeo (1955-1970), in M. Ridolfi (a cura di), Luciano Lama. Sindacato, “Italia del lavoro” e democrazia repubblicana nel secondo dopoguerra, Ediesse, Roma, 2006; I partiti politici italiani e le elezioni europee tra comunicazione e propaganda politica (1979-2004), in “Quaderni DIScom. Riflessioni sull’Europa, Dipartimento di Studi sulla Comunicazione, Università della Tuscia, Nutrimenti, Roma, 2009; L’immagine di Togliatti nel comunismo italiano, in “Memoria e Ricerca”, n. 34, maggio-agosto 2010; Histoire d’un rencontre manquée: Pcf et Pci face au défi de la construction communautaire (1947 – 1964), in Histoire croisées du communisme italien et français (a cura di M. Di Maggio). Cahiers d’histoire. Revue d’histoire critique, n. 112-113, juillet-décembre 2010. Fa parte del gruppo di lavoro della Fondazione Di Vittorio su Bruno Trentin. Collabora con la rivista Memoria e Ricerca.

 

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Anna Caprarelli

Laureata presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo) con una tesi dal titolo: “Du coke à l’âme. L’emigrazione Italiana in Belgio. Un’analisi di storia sociale e politica (1945-1975).” (Relatore: prof. Maurizio Ridolfi, co-relatore: prof. Matteo Sanfilippo)
Nel 2010 ha conseguito il dottorato di ricerca in “Società, istituzioni e sistemi politici europei (XIX-XX secoli)” dell’Università degli Studi della Tuscia con la tesi “Lo schermo e lo specchio” sulla rappresentazione e l’autorappresentazione degli emigrati italiani nei massmedia belgi (principalmente cinema, radio e tv) nel secondo dopo guerra. (Tutor prof. Matteo Sanfilippo)
Membro fondatore e web master del Centro Studi per la Storia dell’Europa Mediterranea.
Studiosa dei rapporti tra storia contemporanea e nuovi media.
Ha partecipato al “Seminario permanente di Teoria e Pratica degli Ipertesti” dedicato alla creazione d’ipertesti umanistici sotto la direzione del prof. Gino Roncaglia.
E’ web master, graphic designer e redattrice dell’Officina della Storia.

Attualmente docente a contratto presso l’Università degli Studi della Tuscia, Viterbo.

 

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Comitato di redazione

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Enrico Acciai

Si è addottorato in storia dell’Europa contemporanea presso l’Università degli Studi della Tuscia, nel corso del 2010 ha svolto attività di ricerca grazie ad una borsa della Fondazione Luigi Salvatorelli. Già titolare di un assegno di ricerca presso il dipartimento per lo Studio delle Lingue e delle Civiltà Classiche e Moderne (CICLAMO) dell’Università degli Studi della Tuscia è attualmente ricercatore presso il departamento de Historia Moderna y Contemporanea della Universidad de Cantabria. Nel 2011 è inoltre risultato vincitore del premio annuale bandito dall’Associazione Casa Di Vittorio.

Ispanista, si è occupato di storia dell’anarchismo spagnolo e dell’antifascismo italiano; in questo momento sta portando avanti un progetto di ricerca sulle brigate internazionali nella guerra civile spagnola ed uno comparato sulle culture politiche radicali in Italia e Spagna durante la seconda metà del XIX secolo.

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Maria Chiara Bernardini

Laureata in archivistica presso la facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo (1999), dopo aver conseguito due specializzazioni (Diploma biennale della scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma, 1999; Diploma annuale della Scuola Vaticana di Archivistica, 2000) ha svolto per diverso tempo l’attività di archivista, collaborando con enti pubblici e privati. Nel 2007 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in “Società, istituzioni e sistemi politici europei (XIX-XX secolo)” – XIX ciclo, presso lo stesso ateneo viterbese. Studiosa del periodo fascista, ha esaminato nello specifico il rapporto centro-periferia durante il regime, prestando particolare attenzione alla complessità dei problemi relativi al rapporto tra storia nazionale e storia locale. Attualmente è docente di Lettere nella scuola secondaria di primo grado e cultrice della materia presso il dipartimento Disucom dell’Università della Tuscia di Viterbo (cattedra di Storia dell’amministrazione pubblica). Ha collaborato al Dizionario biografico Il Consiglio di Stato nella Storia d’Italia curato da Guido Melis, edito in 2 volumi da Giuffré (2006) e ha pubblicato il volume La classe dirigente negli anni del fascismo. Il caso viterbese (Sette Città, 2008).

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Ilenia Imperi
Laureata in Lingue e Letterature Straniere e in Scienze della Comunicazione, si è dedicata negli ultimi anni allo studio dei mezzi di comunicazione di massa, approfondendo in particolare l’analisi del mezzo televisivo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia d’Europa: società, politica, istituzioni, XIX–XX secolo, presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, con una tesi comparata tra ricerca storica e critica sociologica dal titolo I 55 giorni del caso Moro: l’evento mediatico nella ricostruzione storica, un lavoro incentrato sulla ricostruzione della vicenda Moro attraverso i Tg della Rai.È cultrice della materia della cattedra di Sociologia della Comunicazione e Teorie e tecniche dei media presso il Disucom all’Università della Tuscia. Collabora con il Centro Documentazione Archivio Flamigni di cui è socia e amministratrice ed è membro del comitato scientifico della Rete degli archivi per non dimenticare.

Tra le sue pubblicazioni: I 55 giorni del caso Moro tra evento mediatico e ricostruzione storica, in Una vita, un paese. Aldo Moro e l’Italia del Novecento, a cura di Renato Moro e Daniele Mezzana, Rubbettino, 2014; La casa e il design nell’Italia degli anni Settanta. Un caso di studio: la rivista Casaviva, in Consumi e mass media, a cura di Francesca Anania, Bologna, Il Mulino, 2013 (pubblicazione PRIN 2008); Il complesso monumentale di Santa Maria in Gradi, in Annali di Storia delle università italiane, Clueb, Bologna, 16/2012; Fonti per una storia ancora da scrivere. Convegno Organizzato dalla “Rete degli archivi per non dimenticare”, Officina della Storia, 4/2010; Tra la pagina e lo schermo. E Unibus Pluram: un saggio di David Foster Wallace, Quaderni DiSCom – Riflessioni sull’Europa, Ed. Nutrimenti, 1/2009.
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Gilda Nicolai Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo (Italia), dove insegna Archivistica generale. Laureata in Conservazione dei beni culturali, percorso archivistico, presso l’Università degli studi della Tuscia, ha conseguito il diploma biennale presso la scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma e il diploma annuale della Scuola vaticana di archivistica. Nel 2008 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “società, istituzioni e sistemi politici europei XIX-XX secolo”. La sua attività di studio e ricerca riguarda principalmente la formazione, gestione e conservazione degli archivi pubblici e privati sia in ambiente tradizionale che digitale. Attualmente si interessa di archivi sanitari. Tra le sue pubblicazioni: Il tesoro della Repubblica. Archivi e fonti per la storia del credito sammarinese (secc. XIX-XX), Quaderni del Centro Sammarinese di Studi Storici, n. 36, 2014; Work in progress: l’archivio fotografico dell’Università degli studi della Tuscia, in “Officina della Storia”, rivista on line www.officinadellastoria.info, ISSN 1974-286X, n. 9/2013; La storia e la memoria dell’Università della Tuscia. Verso la costruzione di un Archivio Unico di Ateneo, in “Annali di storia delle università italiane, 16, Clueb, Bologna, 2012, pp. 61-64; Mondo del lavoro, associazionismo e democrazia nell’Italia liberale, in Democrazia e repubblicanesimo in Spagna e Italia nell’età liberale, a cura di M. Ridolfi e Manuel Suarez Cortina, Quaderni del Dipartimento di scienza della comunicazione, Università della Tuscia, Roma, ed. Nutrimenti, 2010; Lavoro, patria e libertà. Associazionismo e solidarismo nell’Alto Lazio lungo l’Ottocento, Settecittà, Viterbo 2008

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Matteo Stefanori
Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia presso l’Università degli studi della Tuscia (Viterbo) e l’Université Paris Ouest – Nanterre La Défense (Parigi, Francia). È stato borsista presso il Centro di documentazione ebraica contemporanea (CDEC) di Milano dove ha svolto una ricerca sul tema: la Resistenza italiana di fronte alla persecuzione degli ebrei. Dalla sua tesi di dottorato ha pubblicato: “Ordinaria amministrazione”: i campi di concentramento provinciali per ebrei nella Repubblica sociale italiana, in “Studi Storici. Rivista trimestrale dell’Istituto Gramsci”, n. 1, anno 54, gennaio-marzo 2013, pp. 190-226. Ha collaborato con la casa editrice Laterza e attualmente insegna Storia moderna e Storia contemporanea presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Roma).

 

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