Attraverso questo confronto costante, il libro di Bartolini riesce a tenere insieme molti dei differenti elementi che compongono una città, dalle trasformazioni architettonico-urbanistiche a quelle politico-sociali, dagli aspetti culturali a quelli simbolici. Grande attenzione è posta sulla nascita della Roma «borghese» e «popolare», sulle politiche di edilizia abitativa, sulla costruzione di un’immagine della città e soprattutto sul suo ruolo di città capitale. Il susseguirsi cronologico delle diverse capitali – dalla capitale nazionale post-unitaria a quella post-moderna, passando per la «Grande Italia» di inizio Novecento, il fascismo e la Repubblica – costituisce l’indice del volume.
Soprattutto per quanto riguarda il primo periodo (da capitale nazionale a capitale del fascismo), il lavoro restituisce efficacemente la ricchezza e la complessità di questa realtà urbana, così come gli elementi di continuità e di discontinuità che ne hanno caratterizzano la storia e che ritornano spesso sotto forma di coppie oppositive (antico/moderno, laico/religioso, borghese/popolare). Le immagini della città, tra cui quelle di una Roma «corrotta», «attendista» e «passiva», perennemente alla ricerca di un primato nazionale, fino ad arrivare al più recente «modello Roma», celebrato dalle giunte di centro-sinistra e ripreso dagli oppositori come icona del fallimento della gestione capitolina, sono accuratamente e costantemente messe in relazione con gli aspetti legislativi, politici, urbanistici e culturali della storia della città.
Destinato principalmente ad un lettore non specialista, il volume è privo di note al testo, se si esclude una breve nota conclusiva relativa esclusivamente alle citazioni e alle immagini presenti. È tuttavia da segnalare una buona bibliografia tematica generale, assieme all’elenco dei sindaci di Roma dal 1870 al febbraio 2008.