La cultura spagnola, originale, ricca e aperta a ogni tipo di influenza e di scambi, esprime, attraverso i suoi generi letterari, una gran quantità di conoscenze e di esperienze: basta ripercorrerla rapidamente dalle sue origini ai nostri giorni per individuare nel romance, nel racconto cavalleresco in prosa, nella narrazione picaresca, o nella commedia in versi, solo per fare qualche esempio, un patrimonio che risponde a un’esigenza di concretezza che rende questa letteratura e questa cultura universali.
Se dunque ci atteniamo all’ambito letterario e ne facciamo un punto di vista privilegiato per osservare le vicende del passato e la realtà storica del paese di appartenenza, nel caso della Spagna la situazione è senz’altro particolare: la Spagna letteraria interessa infatti come specchio o finestra delle altre «Spagne», ovvero quella economica e politica, su cui si chiude un occhio o che non si conoscono abbastanza. Questo dipende forse dal fatto che la letteratura spagnola presenti alla base una vera e propria anomalia: partecipa infatti a pieno titolo alla storia culturale dell’occidente, ma esprime al tempo stesso, come afferma Giuseppe Grilli, «una dissonanza» e «una dissolvenza» .
Si tratta infatti di una letteratura che non solo trasmette conoscenze, ma che vive e “respira”, che “parla” della vita creando relazioni che meritano di essere conosciute e studiate in un contesto non soltanto iberico, ma anche, e soprattutto, mediterraneo, per arrivare a tessere una memoria comune. Memoria che esiste e che è fissata nel presente da una serie rilevante di avvenimenti storici: fin dal Quattrocento, le correnti di scambio mercantile, politico e culturale tra penisola italiana e penisola iberica sono state intensissime e hanno determinato una vera e propria simbiosi, tanto che le letterature delle due sponde fungevano da retroterra alla realizzazione di innovazioni o alla determinazione di modalità artistiche e letterarie. Non solo: la letteratura spagnola è stata, ed è oggi quello che noi conosciamo, anche per effetto del confronto, inteso come incontro e come differenziazione, con la letteratura portoghese e con quella catalana, tessere fondamentali del mosaico mediterraneo.L’articolo completo è disponibile in formato pdf
Si tratta infatti di una letteratura che non solo trasmette conoscenze, ma che vive e “respira”, che “parla” della vita creando relazioni che meritano di essere conosciute e studiate in un contesto non soltanto iberico, ma anche, e soprattutto, mediterraneo, per arrivare a tessere una memoria comune. Memoria che esiste e che è fissata nel presente da una serie rilevante di avvenimenti storici: fin dal Quattrocento, le correnti di scambio mercantile, politico e culturale tra penisola italiana e penisola iberica sono state intensissime e hanno determinato una vera e propria simbiosi, tanto che le letterature delle due sponde fungevano da retroterra alla realizzazione di innovazioni o alla determinazione di modalità artistiche e letterarie. Non solo: la letteratura spagnola è stata, ed è oggi quello che noi conosciamo, anche per effetto del confronto, inteso come incontro e come differenziazione, con la letteratura portoghese e con quella catalana, tessere fondamentali del mosaico mediterraneo.L’articolo completo è disponibile in formato pdf