Antifascismo italiano. Studi, ricerche e dibattito

Tematiche epocali e di ampia portata, legate per lo più allo studio del fenomeno delle immigrazioni, il fascismo e gli antifascismi – “visti”, vissuti e percepiti lontano dall’Italia, nelle più svariate declinazioni (e con tutti i loro nessi intricati sociopolitici, antropologico culturali ) – da sempre intrecciano ogni specifica narrazione sul Novecento: tra Americhe e vecchia Europa. E oggi antichi filoni di ricerca si consolidano rinnovandosi nella direzione di un fruttuoso “ritorno”, dal Brasile all’Italia.

La Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro (UniRio)[i], una delle più importanti di quell’immenso paese, è indubbiamente il crocevia di questa inaspettata nuova stagione storiografica. E il trascorso anno 2012 (agosto / settembre) ha visto il coronamento di un fecondo percorso fatto di approfondimenti e confronto con la realizzazione, presso la stessa UniRio, di un partecipato ciclo di conferenze e seminari internazionali dedicati al tema: “Il fascismo e i suoi impatti nel Brasile e nel mondo, a 90 anni dalla marcia su Roma”[ii]. All’iniziativa – patrocinata dall’Istituto italiano di cultura di Rio e promossa dal dipartimento di Storia in collaborazione con il vivace gruppo universitario di ricerca “Gramsci e a modernidade” e con il Núcleo de Investigação Social della Università Federale Fluminense – hanno partecipato come relatori studiosi italiani e brasiliani di diverso orientamento e con differenti approcci tematici: Il fascismo come nuovo modello politico (Giordano Bruno Guerri, Massimo Sciarretta); Movimenti di sinistra e fascismo (Giorgio Sacchetti, Ricardo Salles); Futurismo e fascismo, arte e politica (Orlando de Barros, Márcia Chuva); Fascismo e antifascismo in Brasile (João F.Bertonha, Ricardo F. De Castro, Carlo Romani); Integralismo, nazismo e neofascismo (René Gertz, Francisco Carlos T. da Silva, Pedro Caldas).

Grande attenzione e uno spazio importante è stato riservato ad un’orientativa panoramica storiografica aggiornata sull’antifascismo italiano fra le due guerre, utile a fornire propedeutici elementi interpretativi di base e di analisi agli studenti ed ai ricercatori. Le problematiche affrontate hanno riguardato la definizione delle periodizzazioni. In specifico si è approfondita la funzione di “crogiuolo ideologico” svolto dalla prima guerra mondiale (e non solo per il fascismo). In questa visione il 1922, data fatidica della marcia su Roma, sempre meno costituirebbe un soddisfacente terminus a quo di inizio della storia che, piuttosto, andrebbe almeno anticipato di un anno, a quando cioè si acutizzano sia il fenomeno aggressivo dello squadrismo in camicia nera sia gli episodi di guerriglia sociale auto organizzata o di difesa proletaria armata come nel caso degli Arditi del Popolo. In tal senso è stato fondamentale dar conto, sia pure sommariamente, delle inusitate conquiste sindacali conseguite nel quadriennio 1917-1920 da una giovane e combattiva classe operaia italiana, conquiste che precedono l’ondata fascista e che – indubbiamente – costituiscono uno dei possibili motivi scatenanti della reazione padronale. Con gli anni Venti si trasforma radicalmente il panorama politico e sindacale italiano. Misure repressive generalizzate come carcere e confino, oppure il fenomeno devastante dell’esilio – che si attuerà in varie ondate (verso la Francia soprattutto) – saranno corollario al consolidamento del regime fascista. Cospirazione, antifascismo popolare, ma anche “esistenziale” sono il contraltare del pur diffuso consenso alla dittatura, situazioni ben rappresentate nelle stesse carte del ministero dell’interno. Dagli attentati al Duce al lavoro clandestino nelle organizzazioni di massa del regime: le strategie antifasciste attuate dai vari movimenti politici si differenziano notevolmente. Una cesura davvero periodizzante è stata individuata nella Guerra di Spagna, vero punto di non ritorno, rottura insanabile del fronte antifascista. Il 1943-‘45 costituisce poi una vera e propria ricapitolazione della lotta iniziata nel 1921. Le forze della Sinistra faranno la loro ricomparsa ufficiale sullo scenario nazionale con la Resistenza e nel secondo dopoguerra, profondamente trasformate e rifondate, segnate sia dalla comune battaglia antifascista, sia dalla nuova egemonia dei comunisti filosovietici. E sarà il decennio 1938-1948, secondo le più recenti ipotesi interpretative, a costituire il possibile terminus ad quem della lunga transizione verso il nuovo sistema politico italiano, verso una ricomposizione inedita delle forze politiche della Sinistra.

Il ciclo di conferenze e seminari si è concluso con una tavola rotonda fra studiosi che ha visto la partecipazione molto interessata di ricercatori, docenti, studenti e pubblico con focus specifici sull’esperienza storica dell’antifascismo in Brasile piuttosto che sui connotati attuali e moderni del neofascismo nel mondo.

Alla base di questo appassionato coinvolgimento del milieu accademico, a Rio e non solo, in un dibattito così “italiano” vi sono anche le ricerche condotte in questi anni da diversi studiosi brasiliani, e in particolare da João Fàbio Bertonha e da Carlo Romani.
Di Bertonha, apprezzato specialista di geopolitica internazionale del fascismo e studioso dell’immigrazione italiana, basti ricordare opere di spessore come: Sob a sombra de Mussolini. Os italianos de São Paulo e a luta contra o fascismo, 1919-1945 [FAPESP/Annablume, São Paulo, 1999], ampio ed approfondito panorama sull’antifascismo italiano in Brasile; o come: Sobre a Direita. Estudos sobre o fascismo, o nazismo e o integralismo [UEM, Maringà, 2008], studio comparativo sui fascismi tra Europa e Sud America. Pubblicazioni che sono il risultato della consultazione di un’ampia bibliografia e di innumerevoli archivi internazionali.
Carlo Romani, già collaboratore della “Rivista Storica dell’Anarchismo” (BFS, Pisa) – promotore dal 2011, nell’ambito dell’attività del dipartimento di Storia UniRio, di un vasto e coinvolgente progetto di ricerca di livello internazionale dedicato all’antifascismo italiano in Brasile – è conosciuto da noi come biografo dell’anarchico toscano Oreste Ristori [iiI]. A quest’ultima figura davvero leggendaria ha infatti dedicato ampi studi valorizzando così quella componente libertaria che, nel grande flusso otto/novecentesco dell’emigrazione italiana in Brasile, si è rivelata di non secondaria importanza. In tal senso è fondamentale la sua opera (attualmente in corso di traduzione in lingua italiana): Oreste Ristori. Uma aventura anarquista [FAPESP/Annablume, São Paulo, 2002]; così come il suo contributo al libro collettaneo, curato da Carlos Augusto Addor e Rafael Borges Deminicis, sulla Història do anarquismo no Brasil, volume II [Achiamé, Rio de Janeiro, 2009]. Da sottolineare anche il recente allestimento, da parte del Comune di Empoli (zona originaria del Ristori), di un sito realizzato con la consulenza scientifica dello stesso Romani [ http://www.oresteristori.it/ ], utile riferimento per gli studiosi.
Di seguito si pubblica la relazione – inedita e appositamente compilata per noi – che fa il punto sullo stato degli studi e delle ricerche sull’argomento.

 

Situazione generale (al 2013) degli studi sull’antifascismo italiano in Brasile

di Carlo Romani

Oltre al mio progetto attualmente in sviluppo dove cerco di articolare la rete dei diversi studi e le fonti documentali sugli anarchici attivi in Brasile negli anni Venti e Trenta, ecco una panoramica generale degli studi sull’antifascismo in corso, sui progetti e sugli autori o coordinatori. Tramite il Nucleo di Investigazione Sociale della Università Federale Fluminense a cui partecipo e l’iniziativa del Gruppo Gramsci e la Modernità, della Università Federale dello Stato di Rio di Janeiro, come primo intervento generale siamo riusciti a mettere in evidenza il tema del fascismo e dell’antifascismo con il Convegno Ciclo di Conferencias e Seminarios sobre o Fascismo, consentendo che studiosi brasiliani facessero un dibattito sulle ricerche condotte nell’ultimo decennio.

Progetti di ricerca in corso

SCARRONE, Marcello. Percursos políticos do antifascismo italiano na Capital Federal dos anos 1920-30. Progetto di Dottorato in corso. Universidade Federal do Rio de Janeiro, UFRJ, Brasil. Si tratta di ricerche biografiche su tre italiani presenti a Rio di Janeiro, Giuseppe Scarrone (socialista e anarchico), Nello Garavini (anarchico) e Libero Battistelli (giellista).Tesi di cui è prevista la discussione nel marzo 2013.

GERALDO, Endrica. Expulsão de imigrantes em Buenos Aires, Nova Iorque e São Paulo nas décadas de 1920 e 1930. Progetto di post-dottorato all’UNICAMP, Università Statale di Campinas. Il progetto si propone di analizzare le strategie di comportamento adottate dai lavoratori immigrati in Argentina, Stati Uniti e Brasile a fronte dei provvedimenti di controllo ed espulsione adottati dalle autorità di quei paesi fra gli anni Venti e Trenta. Ne esce una mappatura inedita del movimento operaio internazionale e dei relativi intrecci nazionali, etnici e di classe.

TOLEDO, Edilene. Inimigo político e estrangeiro: a perseguição aos italianos na Era Vargas. Progetto di ricerca diretto dalla prof. Toledo alla Università Federal di San Paolo. Fra il 1930 e il 1945 gli italiani sono oggetto di provvedimenti repressivi da parte del governo Vargas. Militanti anarchici, socialisti, sindacalisti e comunisti vengono perseguitati in quanto considerati istigatori dei movimenti sociali e delle agitazioni operaie in atto nel paese. In alcuni momenti, specie durante la seconda guerra mondiale, gli italiani saranno trattati come nemici stranieri, vigilati e controllati per la loro possibile attività antinazionale.

ROMANI, Carlo. A resistência ao fascismo e italianos antifascistas no Brasil e na America do Sul. Progetto di ricerca in corso sviluppato tramite Il Nucleo di Investigazione Sociale della Università Federale Fluminense. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di contribuire a far emergere ed a sistematizzare le fonti esistenti sull’argomento, ampliando in tal modo le specifiche possibilità di ricerca e connettendosi al medesimo tempo con altre tematiche attinenti che concernono la storia politica e sociale del Brasile e del mondo contemporanei. Inoltre si sta cercando di ampliare l’interscambio professionale fra ricercatori europei e sudamericani già attivi sul tema anche attraverso il coinvolgimento diretto dei rispettivi istituti, università e archivi tanto in Brasile come in Italia.

Libri, articoli e tesi discusse (non pubblicate) nel periodo 2003-2012

2012, CASTRO, Ricardo Figueiredo de. O antifascismo no Brasil e a Batalha da Praça da Sé: da Frente Única Antifascista à Aliança Nacional Libertadora (1933-1935). In: PAÇO, Antônio Simões; VARELA, Raquel; VELDEN, Sjaak van der. (Org.). Strikes and social conflict: toward a global history. Lisboa: Instituto de História Contemporânea da Faculdade de Ciências Sociais e Humanas da Universidade Nova, p. 515-523. Lo studio racconta della famosa Battaglia di piazza da Sé, a San Paolo, quando nel 1934 gli antifascisti, soprattutto anarchici e trotzkisti, fra cui anche italiani, fronteggiarono gli integralisti brasiliani in uno scontro sanguinoso che causò dieci morti.

2010, BERTONHA, João Fábio. Trabalhadores imigrantes entre fascismo, antifascismo, nacionalismo e lutas de classe: os operários italianos em São Paulo entre as duas guerras mundiais. In: Tucci Carneiro, Maria Luísa; Croci, Federico; Franzina, Emílio. (Org.). História do trabalho e Histórias da imigração: trabalhadores italianos e sindicatos no Brasil (séculos XIX e XX). São Paulo: Edusp, p. 65-83. È uno studio approfondito sul conflitto tra fascismo e antifascismo fra gli operai italiani di San Paolo.

2009, PERAZZO, Priscila Ferreira. Prisioneiros da guerra: Os “Súditos do Eixo” nos campos de concentração brasileiros (1942-1945). São Paulo: Humanitas. Pubblicazione inserita nella collana Coleções História da repressão e da resistência. Attraverso uno studio sul confino di italiani, tedeschi e giapponesi in Brasile durante la Seconda Guerra, si evidenzia la paradossale situazione degli antifascisti italiani che, scampati alle persecuzioni del regime negli anni trenta, sia in Italia che in Brasile, vengono ingiustamente equiparati ai fascisti solo perché italiani.

2008, RIBEIRO, Mariana Cardoso dos Santos. Direito e autoritarismo. A expulsão de comunistas durante o Estado Novo (1937-1945), Prisma Jurídico, São Paulo, vol. 7 no. 1, pp. 163-183. Disamina giuridica sull’espulsione dei comunisti dal Brasile, fra cui molti italiani, durante la dittatura di Vargas.

2008, BERTONHA, João Fábio. Sobre a direita: estudos sobre o fascismo, o nazismo e o integralismo. Maringá: Editora da UEM. Raccolta di articoli dell’autore. Di particolare interesse il capitolo 3°: Estudos comparativos sobre o fascismo, o antifascismo e os imigrantes italianos no mundo. Negli ultimi anni Bertonha ha focalizzato i suoi interessi sulla identificazione della rete degli italiani all’estero sia fascisti come antifascisti.

2008, SANTOS, Viviane Teresinha dos. Italianos sob a mira da polícia política: vigilância e repressão no estado de São Paulo (1924-1945). São Paulo: Humanitas. Fa parte della collana Coleção História da repressão e da resistência, comprendente una serie di ricerche di tesi di laurea, di master e di dottorato, condotte nell’Archivio di Stato di San Paolo, sotto la direzione della prof. Maria Luiza Tucci Carneiro, della Università di San Paolo, che gestisce il Fondo DEOPS (Departamento Estadual de Ordem Política e Social dell Stato di San Paolo), istituto che dal 1924 al 1989 ebbe la responsabilità della polizia politica nello stato paulista.

2007. CASTRO, Ricardo Figueiredo de. A Frente Única Antifascista (1933-1934). In: FERREIRA, Jorge; REIS FILHO, Daniel Aarão. (orgs.). A formação das tradições (1889-1945). Rio de Janeiro: Civilização Brasileira. Articolo in opera collettanea curato da questo docente della Università Federale di Rio di Janeiro sul tema del frontismo antifascista in Brasile, esperienza che coinvolse molti italiani.

2007, CASTRO, Ricardo Figueiredo de. O Homem Livre: um jornal a serviço da liberdade (1933-1934). Cadernos Arquivo Edgard Leuenroth, Unicamp, Campinas, v. 22/23, pp. 63-74. In questo articolo, incentrato principalmente sui trotzkisti, si parla anche degli anarchici che collaborarono a “L’Uomo libero”, periodico del Fronte antifascista brasiliano.

2006, BIONDI, Luigi. Na Construção de uma Biografia Anarquista: os Últimos Anos de Gigi Damiani no Brasil. In: Rafael Borges Deminicis; Daniel Aarão Reis Filho. (Org.). Historia do Anarquismo no Brasil (Volume 1). Niteroi: EdUFF, v. 1, pp. 251-278. Racconta l’ultimo soggiorno di Gigi Damiani in Brasile, dall’epoca dello sciopero generale del 1917 a San Paolo fino alla sua espulsione del paese, nel 1919.

2005, SILVA, Rodrigo Rosa da. Imprimindo a resistência: A imprensa anarquista e a repressão política em São Paulo (1930-1945). Dissertação (Mestrado em História) – Universidade Estadual de Campinas, Campinas. Nel capitolo 2° si tratta delle lotte degli anarchici contro il fascismo italiano e contro l’integralismo brasiliano.

2004, BATTIBUGLI, Thaís. A solidariedade antifascista. Brasileiros na Guerra civil espanhola (1936-1939). Campinas: Autores Associados. L’autrice racconta l’attività dei comunisti brasiliani, fra i quali molti italo – brasiliani, nella guerra di Spagna.

2004, BERTONHA, João Fábio. Antifascistas italianos en los extremos de América: las experiencias de Brasil y Canadá. Revista do Centro Cultural Canada Cordoba, Córdoba, v. 20, pp. 79-90.

2004, BERTONHA, João Fábio. O antifascismo italiano no Brasil: comparações internacionais e vivências transnacionais. Anuario IEHS (Buenos Aires), Tandil, v. 19, pp. 63-78.

2003, BERTONHA, João Fábio. Un antifascista controverso: Francesco Frola. Mezzosecolo Materiali Di Ricerca Storica, Torino, v. 13, pp. 217-232,.

2003, PARRA, Lucia. Combates pela liberdade: O movimento anarquista sob a vigilância do DEOPS/SP (1924-1945). São Paulo: Arquivo do Estado. Fa parte della stessa collana Coleções História da repressão e da resistência. Non è uno studio soltanto sull’antifascismo, ma piuttosto una ricerca sull’anarchismo brasiliano, movimento animato da una forte componente di origine italiana.

2003. RIBEIRO, Mariana Cardoso dos Santos. Venha o decreto de expulsão: A legitimação da ordem autoritária no governo Vargas. Dissertação (Mestrado em História) – Universidade de São Paulo, São Paulo. Studio inedito sulla repressione del governo Vargas contro gli stranieri dopo il 1935, epoca dell’espulsione dal paese di parecchi antifascisti italiani.

 

 


[i] In Brasile vige un sistema universitario misto: privato (settore cui appartengono importanti atenei confessionali, come la Pontificia Universidade Catòlica) e pubblico. Quest’ultimo, suddiviso fra università federali e statali, fa capo ai 26 stati che compongono la Repubblica federativa. UniRio, insieme all’omologa di São Paulo (dove hanno insegnato Lévi Strauss, Fernand Braudel e Giuseppe Ungaretti fra gli altri), costituisce da sempre un vivace punto di riferimento culturale per la ricerca a livello internazionale e vanta una storia ormai quasi secolare. Cfr. Angelo d’Orsi, Alfabeto brasileiro. U come Universidade, in «il manifesto», 2 ottobre 2012, p. 9.

[ii] http://www.iicrio.esteri.it/IIC_RioDeJaneiro/webform/SchedaEvento.aspx?id=603

[iii] Oreste Ristori (1874-1943), anarchico già coatto nel 1895, pubblicista attivo nel movimento in ambito internazionale, emigrato in Sud America (presente in Brasile fra il 1904 e il 1936), combattente nella guerra di Spagna, più volte carcerato ed infine estradato in Italia dalla Francia nel 1940, muore tre anni dopo fucilato dalla milizia fascista alle Cascine di Firenze. Cfr. Carlo Romani, Ristori Oreste, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, opera diretta da Giampietro Berti, BFS, Pisa, 2004, vol. 2, pp. 433-436.

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