L’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa venne istituito nel 2003 a Ivrea (To) in convenzione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa. Collocato nell’ex asilo olivettiano progettato dall’Arch. Mario Ridolfi, esso ospita circa 50.000 rulli di film realizzati, a partire dai primi anni del Novecento, da imprese come Aurora, Italgas, Borsalino, Innocenti, Montecatini, Edisonvolta, Montedison, Fiat, Olivetti, Birra Peroni, Breda, Necchi, Metropolitana Milanese, Enea, Rancilio, Film Master, Martini & Rossi, Recchi Costruzioni Generali e Rectafilm.
La collezione filmica conservata nell’Archivio d’Ivrea è un materiale unico nel suo genere, la cui specificità è esaltata dalla consueta attività di archiviazione e restauro; l’Archivio ha, infatti, come missione la valorizzazione di questa produzione per molti anni assai poco esplorata sia dalla storiografia cinematografica che dagli studiosi di storia contemporanea interessati a fonti non convenzionali.
Da una parte, dunque, la riscoperta dei film industriali consente di valorizzare ambiti produttivi del cinema italiano a lungo dimenticati, completando la filmografia di importanti cineasti (basti ricordare che l’archivio conserva, fra le altre, opere di Bernardo Bertolucci, Alessandro Blasetti, Luca Comerio, Paolo e Vittorio Taviani, Dino Risi, Valentino Orsini, Ermanno Olmi, ecc), dall’altra tale riscoperta lascia emergere un gran numero di opere il cui valore artistico può dirsi relativo, ma che diventa sempre più importante come fonte per la ricerca storica o come supporto alla didattica.
Certo, il valore documentario delle pellicole dipende in larga misura dagli storici che le interrogano, dalla qualità delle loro domande, dalla profondità delle loro ipotesi interpretative e dall’originalità del loro progetto intellettuale: in ogni caso, favorire l’incontro fra pellicola e studioso, fra fonte cinematografica e ricerca è una delle missioni più importanti dell’Archivio. Da questo incontro può generarsi una narrazione sempre più suggestiva ed efficace del Novecento industriale.
Le pellicole sono prodotte da aziende che, attraverso di esse, intendevano rappresentarsi in un determinato modo: le ricostruzioni storiche più avvincenti sono quelle che riescono a rilevare, interrogare, valorizzare le tracce che lo “spirito” del tempo lasciava al loro interno, anche e soprattutto al di là delle intenzioni degli autori che le hanno prodotte. “Forzare” questa intenzionalità, “costringere” quei documenti a dirci qualcosa della loro epoca è una delle frontiere più stimolanti della nuova storiografia.
Queste migliaia di film tornano alla luce dopo decenni di oblio e anche a questo devono il loro fascino: la loro produzione è stata un settore importante nelle politiche aziendali del Novecento; esse ci restituiscono luoghi, momenti, aspetti significativi della vita aziendale: officine, cantieri, catene di montaggio, macchinari, scene di uomini al lavoro, ma anche di tempo libero e welfare aziendale.
L’intensificarsi delle attività di ricerca storica basate su fonti non convenzionali fa del cinema industriale una risorsa sempre più importante. E’ all’interno di questo scenario che circa un anno fa è nata Cinemaimpresa.TV, un canale di Web TV dedicato al cinema d’impresa, realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea in collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Obiettivo principale dell’iniziativa è quello di far conoscere sul web il grande patrimonio degli archivi d’impresa, rendendo possibile a ricercatori, studenti o semplici curiosi la consultazione in rete di documenti audiovisivi di fondamentale importanza per ricostruire la storia economica e sociale del Novecento.
Cinemaimpresa.tv presenta attualmente film di: AEM-Gruppo A2A, Ansaldo, Barilla, Borsalino, Breda, Edison, Enea, Eni, Fiat, Ilva Italsider, ICE, Innocenti, ISEC, Istituto Luce, Italgas, Martini & Rossi, Montecatini, Necchi, Olivetti, Piaggio, Rancilio, Recchi Costruzioni Generali, Same.
I film proposti da Cinemaimpresa.tv offrono da un lato uno sguardo differente sulla storia del cinema italiano, mettendo in evidenza – spesso per la prima volta – la rete di relazioni tra il lavoro creativo e la committenza industriale, dall’altro propongono documenti visivi poco noti o inediti sulle imprese italiane, i processi produttivi, i prodotti, le relazioni sociali, i rapporti di lavoro.
Cinemaimpresa.tv può diventare un patrimonio da visionare e da interrogare: per alimentare un fecondo viaggio nel tempo in cui a scandire la narrazione a fianco dei fatti, degli accadimenti, dei personaggi che hanno scritto la storia del Novecento, trovino sempre più spazio anche i processi, le identità collettive, il lavoro quotidiano in cui si sono mescolati la fatica degli uomini e il loro riscatto sociale.