Gli autori di questo numero

 

Maria Chiara Bernardini è laureata in Archivistica presso la facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo, dopo aver conseguito due specializzazioni ha svolto per diverso tempo l’attività di archivista, collaborando con enti pubblici e privati. Ha in seguito conseguito il Dottorato di Ricerca in “Società, istituzioni e sistemi politici europei (XIX-XX secolo)” – XIX ciclo, presso lo stesso ateneo viterbese. Studiosa del periodo fascista, ha esaminato nello specifico il rapporto centro-periferia durante il regime, con particolare attenzione alla classe dirigente e alla complessità dei problemi relativi al rapporto tra storia nazionale e storia locale. Attualmente è docente di Lettere nella scuola secondaria di primo grado e cultrice della materia presso il dipartimento Disucom dell’Università della Tuscia di Viterbo. Ha collaborato al Dizionario biografico Il Consiglio di Stato nella Storia d’Italia, a cura di Guido Melis, (Giuffrè 2006) e ha pubblicato La classe dirigente negli anni del fascismo. Il caso viterbese (Sette Città, 2008)

 

Agnese Bertolotti ha conseguito il titolo di Doctor Europaeus per il dottorato di ricerca in “Storia d’Europa: società, politica, istituzioni (XIX-XX secolo)” presso l’Università degli studi della Tuscia con una tesi su cinema, consumi e società nel secondo dopoguerra (tutor: prof. Giovanni Fiorentino; co-tutor: prof. Maurizio Ridolfi) ed è docente a contratto per l’a.a. 2017-18 per “Storia e cultura del turismo” presso il polo didattico di Civitavecchia dell’Università della Tuscia. Nel 2015 è stata Visiting Research Student presso il dipartimento di “Film and Television studies” dell’Università di Warwick in Inghilterra (supervisor: prof. Stephen Gundle). Dal 2017 è nel Comitato di “Officina della Storia”, rivista di storia online dell’Università degli Studi della Tuscia.

 

Riccardo Brizzi, professore associato di Storia Contemporanea presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, nel corso del 2018 è professore invitato presso Sciences Po Paris e Sciences Po Lyon. I suoi interessi di ricerca si concentrano prevalentemente sulla storia politica dell’Europa contemporanea, con particolare attenzione al contesto francese e italiano, e sulla storia della comunicazione politica. Tra le pubblicazioni in uscita nel 2018 si segnalano: R. Brizzi, M. Lazar (a cura di), La France d’Emmanuel Macron, PressesUniversitaires de Rennes e R. Brizzi, N. Sbetti, Storia della Coppa del mondo di calcio (1930-2018). Politica, sport, globalizzazione, Le Monnier.

 

Sante Cruciani, ricercatore a tempo determinato (tipo b) in Storia delle relazioni internazionali all’Università della Tuscia. Si occupa del processo di integrazione, delle culture politiche e sindacali della sinistra europea, delle rappresentazioni mediatiche della guerra fredda. Tra le sue pubblicazioni: L’Europa delle sinistre. La nascita del Mercato comune europeo attraverso i casi francese e italiano (1955-1957), Carocci, 2007; Passioni politiche in tempo di guerra fredda. La Repubblica di San Marino e l’Italia repubblicana tra storia nazionale e relazioni internazionali (1945–1957), Università di San Marino, 2010. È curatore di: Bruno Trentin e la sinistra italiana e francese, École Française de Rome, 2012; Il socialismo europeo e il processo di integrazione. Dai Trattati di Roma alla crisi politica dell’Unione (1957-2016), FrancoAngeli, 2016.  Insieme a M. Ridolfi, ha recentemente curato i volumi L’Unione Europea e il Mediterraneo. Relazioni internazionali, crisi politiche e regionali (1947-2016), FrancoAngeli, 2017; L’Unione Europea e il Mediterraneo. Interdipendenza politica e rappresentazioni mediatiche (1947-2017), FrancoAngeli, 2017. È condirettore della rivista digitale www.officinadellastoria.eu.

 

Maria Paola Del Rossi, insegna Storia dell’Europa presso l’Università di Teramo e Storia delle relazioni internazionali presso l’Università della Tuscia. Dottore di ricerca in Storia del movimento sindacale, si occupa dei movimenti sindacali in Italia e in Europa e del ruolo delle parti sociali nel processo di integrazione. Tra le sue pubblicazioni: Donatella Turtura: rigore, umanità, ragione e passione di una grande sindacalista, Ediesse, 2008; Rinaldo Scheda: l’importanza dell’organizzazione, Ediesse, 2011; Il sindacato inglese e il processo di integrazione europea, in Fra mercato comune e globalizzazione. Le forze sociali europee e la fine dell’età dell’oro, a cura di I. Del Biondo, L. Mechi, F. Petrini, FrancoAngeli, 2010; Il laburismo inglese e l’Europa da Hugh Gaitskell a Tony Blair, in Il socialismo europeo e il processo di integrazione. Dai Trattati di Roma alla crisi politica dell’Unione (1957-2016), a cura di S. Cruciani, FrancoAngeli, 2016.  Ha curato i volumi Lavoro e sindacato nei 150 anni della storia d’Italia (con G. Chianese), Ediesse, 2013; Franklin D. Roosevelt. Guardare al futuro: la politica contro l’inerzia della crisi (con G. Amari), Castelvecchi, 2018. Fa parte del comitato scientifico della sezione storia della Fondazione Di Vittorio.

 

Stefano Filippi dottore di ricerca in “Storia d’Europa: società, politica e istituzioni, XIX-XX secolo” (Università della Tuscia), insegna Studi strategici per la sicurezza al Corso di laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università della Tuscia di Viterbo. Analista di politiche di difesa e sicurezza e di strategia militare, ha condotto molteplici missioni nelle aree di conflitto. I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia delle Istituzioni italiane ed europee e sulla storia delle relazioni internazionali, con riferimento alla Difesa nel continente europeo. Su questo tema ha pubblicato per l’editore Bruno Mondadori – Pearson Italia la monografia Alleati contro. Le trattative per la nascita della Comunità europea di Difesa (2016).

 

Doriana Floris è PhD in “Storia d’Europa: società politica e istituzioni XIX-XX sec.” (Università della Tuscia), si occupa di culture politiche internazionali nel processo di integrazione europea in chiave interdisciplinare e comparata. Tra le pubblicazioni: Europei al voto. Politica, propaganda e partecipazione in Italia, Francia e Regno Unito 1979-1989, edizioni FrancoAngeli (2017). Tra i contributi: Le elezioni europee e la rappresentanza socialista al Parlamento europeo in Il socialismo europeo e il processo di integrazione. Dai Trattati di Roma alla crisi politica dell’Unione (1957-2016), a cura di S. Cruciani, edizioni FrancoAngeli (2016).

 

Maria Eleonora Guasconi è professore associato di Storia delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova, dove insegna Storia delle relazioni internazionali e Storia della globalizzazione e delle integrazioni regionali e coordina il corso di laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Dal 2015 fa parte della Commissione scientifica che cura la pubblicazione dei documenti diplomatici presso il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione.

 

Sandro Guerrieri insegna Storia delle Istituzioni politiche italiane ed europee e Storia della pubblica amministrazione nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulla storia costituzionale italiana e francese e sulla storia delle istituzioni europee, tra cui Due Costituenti e tre referendum. La nascita della Quarta Repubblica francese, Milano, FrancoAngeli, 1998; Vichy, 10 luglio 1940: il conferimento dei pieni poteri a Pétain, Bologna, Il Mulino, 2005; Un Parlamento oltre le nazioni. L’Assemblea Comune della CECA e le sfide dell’integrazione europea (1952-1958), Bologna, Il Mulino, 2016.

 

Giuliana Laschi insegna presso l’Università di Bologna, Forlì Campus, Storia contemporanea e Storia dell’integrazione europea. È Jean Monnet Chair ad personam (dal 2010). Da settembre 2004 è presidente del Comitato scientifico del Punto Europa Forlì, divenuto nel 2007 Centro Europe Direct della Commissione europea e nel 2014 Centro di Eccellenza Jean Monnet. Il suo principale campo di ricerca è la Storia dell’integrazione europea, in particolare la storia politica della PACe le relazioni esterne delle comunità europee.

 

Michele Marchi, ricercatore a tempo determinato (tipo B – Senior) presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, insegna Storia internazionale presso la Scuola di Scienze Politiche. Si occupa di storia politica dell’Europa contemporanea, con particolare attenzione all’Italia e alla Francia, al rapporto tra religione e politica e a quello tra politiche interne e processo di integrazione europea. Tra le recenti pubblicazioni G. Acquaviva-M. Marchi-P. Pombeni (a cura di), Democristiani, cattolici e Chiesa negli anni di Craxi, Marsilio, 2018 e Alla prova della laicità. Il mondo politico francese di fronte ai temi dell’aborto e della scuola privata, in I. Biagioli-A. Botti (a cura di), La laicità dei cattolici. Francia, Spagna e Portogallo sul declinare del XX secolo, Viella, 2018.

 

Chiara Moroni, sociologa, insegna Comunicazione d’impresa e pubblicità presso l’Università della Tuscia di Viterbo. Tra le sue pubblicazioni: Identity-related: young people, strategies of identity and social networks in “SMP –SocietàMutamentoPolitica”, 2014, vol. 5, n. 10 (www.fupress.it); Spazio Pubblico Virtuale: nuove pratiche di partecipazione, in “Quaderni di Teoria Sociale”, 2015, vol. 15. La sua ultima monografia Le storie della politica. Perché lo Storytelling politico può funzionare è uscita per FrancoAngeli nel 2017.

 

Daniele Pasquinucci è professore ordinario di Storia delle relazioni internazionali e Cattedra Jean Monnet in Storia dell’integrazione europea nel Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università degli Studi di Siena. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Uniti dal voto? Storia delle elezioni europee 1948-2009 (Milano 2013), I confini e l’identità. Il Parlamento Europeo e gli allargamenti della CEE 1961-1986 (Pavia, 2013).

 

Lara Piccardo è ricercatrice di Storia delle relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Genova. È autrice dei volumi L’Europa del nuovo millennio. Storia del quinto ampliamento (1989-2007) (Bologna 2007) e Agli esordi dell’integrazione europea. Il punto di vista sovietico nel periodo staliniano (Pavia 2012). Ha al suo attivo diversi saggi su URSS/Russia e integrazione europea e sui rapporti tra i rivoluzionari ottocenteschi italiani e slavi.

 

Daniela Preda è professore ordinario di Storia contemporanea e Jean Monnet Chair ad personam in “History and Politics of European Integration” presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Genova. Già presidente dell’Associazione universitaria di studi europei (AUSE-ECSA Italy). I suoi più importanti interessi di ricerca riguardano la storia della Comunità/Unione Europea, dei movimenti per l’unità europea e del federalismo europeo tra Otto e Novecento. Tra i numerosi volumi e saggi pubblicati: Storia di una speranza. La battaglia per la CED e la Federazione europea (Jaca Book, 1990); Sulla soglia dell’Unione. La vicenda della Comunità politica europea (1952-1954) (Jaca Book, 1994); Alcide De Gasperi federalista europeo (il Mulino, 2004); Per una biografia di Mario Albertini: la formazione, la scelta europea e l’autonomia federalista (Jean Monnet Interregional Centre of Excellence, University of Pavia, 2014).

 

Silvia Sassano è Research Associate presso l’Alcide De Gasperi Research Centre dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze e dal 2013 cultore della materia in Storia dell’integrazione europea presso l’Università di Siena. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia dell’integrazione europea e in particolare le istituzioni europee, il dialogo interistituzionale e le politiche comuni dell’UE (politica di coesione, politica sociale, allargamenti). È stata co-curatrice della mostra storico-documentaria “Ever Closer Union: the Legacy of the Treaties of Rome for today’s Europe”, realizzata nel 2017 dagli Archivi Storici dell’Unione Europea di Firenze in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma.

 

Giovanna Tosatti insegna Storia dell’Amministrazione pubblica e Storia delle istituzioni europee presso l’Università della Tuscia; è stata fino al 2005 funzionaria presso l’Archivio centrale dello Stato. I suoi interessi di ricerca riguardano prevalentemente la storia dell’amministrazione italiana e in particolare del Ministero dell’interno e della polizia. Per il Mulino ha pubblicato nel 2009 il volume Storia del Ministero dell’Interno. Dall’Unità alla regionalizzazione e per Aracne nel 2012 La modernizzazione dell’amministrazione italiana 1980-2000.

 

Antonio Varsori è professore di Storia delle relazioni internazionali, direttore del Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università di Padova dal 2012 al 2015; è presidente del gruppo di collegamento degli storici dell’Europa contemporanea presso la Commissione Europea. Fra le sue più recenti pubblicazioni: European Union History. Themes and Debates (edited with W. Kaiser), Palgrave Macmillan, 2010; La cenerentola d’Europa. L’Italia e l’integrazione europea dal 1946 ad oggi (Rubbettino 2010); L’Italia e la fine della guerra fredda. La politica estera dei governi Andreotti 1989-1992(il Mulino, 2013); Radioso maggio. Come l’Italia entrò in guerra (il Mulino 2015); Storia internazionale. Dal 1919 a oggi (il Mulino 2015); Le Relazioni internazionali dopo la guerra fredda (il Mulino 2018); Italy in the International System from Détente to the End of the Cold War. The Underrated Ally  (edited with B. Zaccaria), Palgrave Macmillan, 2018.

 

Benedetto Zaccaria è Research Associate presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia dell’integrazione europea e della guerra fredda, con particolare riguardo alla regione mediterranea e ai Balcani. Tra le sue più recenti pubblicazioni: La Strada per Osimo. Italia e Jugoslavia allo specchio (1965-1975) (FrancoAngeli 2018); The EEC’s Yugoslav Policy in Cold War Europe (1968-1980) (PalgraveMacmillan, 2016) e, con Antonio Varsori (a cura di), Italy in the International System from Détente to the end of the Cold War. The Underrated Ally (PalgraveMacmillan, 2018). È stato co-curatore della mostra storico-documentaria “Ever Closer Union: the Legacy of the Treaties of Rome for today’s Europe”, coordinata dagli Archivi storici dell’Unione Europea di Firenze in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma.

 

Maurizio Zinni insegna Storia del giornalismo e delle comunicazioni di massa presso l’Università degli Studi Roma Tre. Dal 2009 è vicedirettore del Laboratorio di ricerca e documentazione storica iconografica della stessa Università. I suoi interessi di ricerca riguardano le icone moderne, in particolar modo il cinema, come fonti della storia contemporanea. Fa parte della redazione di “Mondo contemporaneo. Rivista di storia” e del consiglio scientifico di “Cinema e storia”. Ha pubblicato con l’editore Marsilio i volumi Fascisti di celluloide. La memoria del ventennio nel cinema italiano (1945-2000) – vincitore del premio Sissco 2011 per la miglior opera prima – e Schermi radioattivi. L’America, Hollywood e l’incubo nucleare da Hiroshima alla crisi di Cuba.

 

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