La costante ricerca del vero senso nazionale di appartenenza, di Silvia L. Billet
In questo saggio lʼautrice prova a riflettere sulle fratture ideologiche, originatesi dalla Resistenza e dallʼ8 settembre 1943, passando poi negli anni di costruzione e stabilizzazione democratica in Italia: questi eventi hanno contribuito alla creazione di memorie divise. Il problema non è stato risolto e ancora oggi è possibile osservare i suoi effetti.
Acqua e sale. Le cure di mare a Viareggio tra XIX e XX secolo, di Maria Federighi
Il presente lavoro intende approfondire lo studio dell’infanzia orfana italiana in età moderna e in particolare delle cure assistenziali con soggiorni estivi al mare nella Provincia di Lucca nella seconda metà del XIX secolo fino agli inizi del XX secolo. L’esempio di Viareggio, attraverso la prima istituzione a livello nazionale dell’ospizio marino, viene messo in luce con la lettura e consultazione di fonti conservate presso l’archivio della Pia Casa di Beneficenza di Lucca depositato nell’Archivio Storico Comunale di Lucca. La ricerca offre il quadro delle misure assistenziali, delle malattie, dell’organizzazione interna dell’istituto. Da ciò emerge una particolare attenzione e sensibilità verso l’infanzia, che sarà la base per un nuovo sentimento verso l’infanzia che caratterizzerà il secolo successivo.
Famiglie in movimento. Genere e famiglia nei ritratti cinematografici della Presidenza del Consiglio Italiana e dell’Usis negli anni Cinquanta, di Elisabetta Girotto
Lo studio propone una riflessione sulla famiglia come privilegiato luogo di osservazione attraverso cui raccontare la storia degli anni Cinquanta del Novecento (1946- 1962). Una particolare attenzione è stata riservata al sistema di connessioni della famiglia con le istituzioni politiche, della società e della cultura di massa, in una realtà come quella italiana in cui lo spazio privato e domestico rappresenta non solo il fulcro dell’elaborazione del pensiero politico e religioso, ma anche un fattore essenziale per la costruzione d’identità sociali, di genere e generazionali. Attraverso l’analisi e la decostruzione dei linguaggi della cinematografia prodotta dall’United States Istitution Service e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana, si è inteso riflette da un lato sull’uso pubblico del privato familiare ad opera delle diverse forze politiche, e dall’altro porre l’accento sulla costruzione di modelli e stereotipi della femminilità e della mascolinità che spesso soffrono delle contaminazioni d’oltre oceano.
Dimensione sociale e culturale si coniugano pertanto con quella politica, allo scopo d’individuare il ruolo della famiglia sia nella costruzione della mentalità collettiva che nella configurazione del sistema politico della Prima Repubblica.
‘Che comandino dei reggimenti!’ L’attrito fra personale diplomatico e addetti militari nel caso della Legazione Italiana a Belgrado fra il 1929 ed il 1933, di Jacopo Pili
The Italian Legation in Belgrade was, between the late 1920s and the early 1930s, theatre of an extremely conflicted relationship between military and diplomatic personnel. The Italian Ambassador, Carlo Galli, was at the centre of a tense relationship with the military attachès, which underlined the ongoing struggle between the diplomatic mission and its military component, and underlined the diplomat’s uneasiness concerning the institution of the military attachè, always divided between its hybrid role of a diplomatic/military officer by one side and its unofficial ‘intelligence’ activities.
Tra guerra e rivoluzione. La sinistra portoghese negli anni settanta, di Giulia Strippoli
Lo studio della sinistra portoghese degli anni sessanta e settanta è particolarmente interessante per le novità di questi decenni – sia nel mondo comunista, sia a livello delle trasformazioni economiche, sociali e culturali – e per gli anacronismi generati dalla più longeva dittatura europea e dalle guerre coloniali condotte in Africa. Partendo dallo stato dell’arte degli studi sulla sinistra portoghese, quest saggio traccia un profilo dei partiti e delle organizzazioni di sinistra in Portogallo, concentrandosi sui loro itinerari e cambiamenti prima e dopo la Rivoluzione dei Garofani dell’aprile 1974.
L’archivio ritrovato: le memorie di una impresa familiare nelle immagini di un archivio audiovisivo, di Alessandra Tomassetti
La “Artigiana dolciumi CDS” è un’impresa familiare romana che affonda le sue radici nel secondo dopoguerra, ma la sua storia nasce da eventi più lontani e drammatici, che sebbene non dimenticati, hanno consentito di dar vita a una azienda che in un quartiere residenziale romano, è stato ed è tuttora un punto di riferimento di diverse comunità.
Di presente si può morire. L’urgenza archivistica della conservazione digitale, di Federico Valacchi
L’archivistica, come la fisica, riesce a interpretare il tempo, perché si nutre di tutti i presenti che hanno costruito e costruiranno gli archivi. Passato e futuro in archivistica sono reali, ci si fanno i conti, li si riesce a pre-vedere. Nella congiuntura attuale, immersi come siamo in una vera e propria pirotecnia digitale che agisce in profondità proprio sulle testimonianze tangibili del tempo, cioè sugli archivi o, almeno su quello che gli archivi sono diventati e diventeranno, è lecito chiedersi se sarà possibile per l’archivistica e per gli archivisti continuare a portare avanti questo raffinato gioco con il concetto e le manifestazioni del tempo. Si può sperare in una evoluzione culturale e metodologica innanzitutto della disciplina archivistica nel suo complesso. Una evoluzione passa innanzitutto per una rinnovata sensibilità nei confronti della fase di formazione degli archivi e per un enorme sforzo metodologico di adattare competenze maturate nel corso dei secoli a una realtà in vertiginoso cambiamento. Tutto ciò nel tentativo, eticamente imprescindibile, di continuare a farsi portatori di valori di cui qualsiasi società, e soprattutto una società come la nostra, spesso sopraffatta da una pericolosa superficialità digitale, non può fare a meno.