Nel 1944 Carmen Laforet vince la prima edizione del “Premio Nadal” per il suo Nada: poco più che ventenne, la scrittrice sorprende per come descrive gli anni dominati dal vuoto, dalla desolazione e dalla mancanza di prospettive conseguenti alla guerra fratricida, un romanzo che plasmerà un’intera generazione, ricorda Carmen Martin Gaite, «desde la lectura de la famosa novela de Carmen Laforet de 1945, algunos jóvenes escritores tendíamos a ver la vida como la representación de algo que no desembocaba en nada».Il successo è immediato, Nada viene celebrato dagli intellettuali in esilio anche se una parte della critica, quella più vicina al regime, lo giudica duramente. (…)
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