Call for papers per il monografico 2018 di Officina della Storia

A cura di Gilda Nicolai e Federico Valacchi

 

Negli ultimi 40 anni, un lungo processo di trasformazione in Italia ha avuto importanti riflessi per l’attività degli archivi, perché ha coinciso anche con l’allargarsi dell’area della ricerca storica a settori sempre più nuovi di indagine, oltre i confini della storiografia politica ed economica tradizionale, con il fiorire di studi di storia locale, del costume, della società, delle condizioni di esistenza, della vita familiare, ma anche con la diffusa passione di semplici cittadini per le ricerche genealogiche e araldiche. In questo dilatarsi di attività e di utenza, gli archivisti si devono confrontare con nuovi paradigmi comunicativi. Il ruolo di mediazione che da sempre caratterizza questa professione si deve arricchire di ulteriori potenzialità espressive che avvicini contenuti spesso di difficile comprensione ad interlocutori non specialisti. Interessante analisi è vedere le evoluzione e i cambiamenti degli archivi sul lungo periodo, come ad esempio il delinearsi della rottura tra formazione, uso (prevalentemente pratico-amministrativo) e conservazione. Ma le tecniche di produzione e di organizzazione di materiale archivistico in quanto memoria-autodocumentazione stanno cambiando e stanno cambiando anche i modi delle sue possibili utilizzazioni in quanto memoria fonte. I criteri di formazione-organizzazione della documentazione digitale e della sua trasmissione differiscono da quelli seguiti per secoli nei confronti della cartacea. Non sarà impresa facile a distanza di tempo scoprire le parti recitate in primo piano o dietro le quinte dai vari protagonisti lungo il processo di produzione e/o trasmissione di archivi digitali. C’è un bisogno di integrazione tra i diversi domini dei beni culturali che è tornato a manifestarsi con forza e come esigenza scientifica, culturale e sociale, e poi come opportunità tecnologica. Le possibili ricadute positive del processo di integrazione vanno infatti oltre gli ambiti strettamente scientifici e prefigurano sistemi di valorizzazione dei beni culturali capaci di dare valenza economica alle informazioni, sostenendo ad esempio innovativi modelli di turismo culturale.

Possibili temi da sviluppare:                                                                     

  • archivi e ricerca storica: esigenza di “nuove” fonti, allargamento dell’area di ricerca e dei settori;
  • archivi locali: trasformazioni, ricerca, uso e conservazione;
  • le trasformazione della figura dell’archivista;
  • archivi visti da fuori: come le altre discipline guardano agli archivi;
  • archivi e società: valore civile degli archivi, percezione da parte della società, public history;
  • archivi digitali: trasmissione e conservazione; contesti di produzione; la ricerca futura;
  • archivi e modelli di turismo culturale;
  • trasformazioni sul lungo periodo;
  • archivi in trasformazione nel contesto internazionale;

Tempistica e pubblicazione

Le proposte (abstract 500 parole, CV 250 parole) dovranno essere inviate entro il 15 novembre 2017: il comitato scientifico e la redazione della rivista provvederanno alla selezione entro il 30 novembre. La consegna dei papers, che saranno sottoposti a referees autonomi e indipendenti, sarà entro il 15 aprile 2018. Il numero uscirà a giugno 2018. Per la presentazione del numero è prevista una giornata di discussione e approfondimento dei temi.

Proposte e informazioni: officinadellastoria.CFP@gmail.com

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