Editoriale Una rivista di storia online, il Centro Studi sull’Europa Mediterranea, un progetto culturale

Fedele a quanto annunciato nell’editoriale «L’Officina si rinnova : tra fare e comunicare storia», la nostra rivista si presenta ufficialmente ai lettori come il risultato delle attività che ruotano attorno al Centro Studi sull’Europa Mediterranea (www.cssem.org) e come un tassello fondamentale di un progetto culturale più ampio, teso a ripensare il «mestiere di storico» e il «ruolo pubblico della storia» nel tempo presente e nella società dell’informazione.

Dopo l’«Osservatorio sulle elezioni politiche del 24 – 25 febbraio 2013», il numero monografico online su «Storia e fotografia» curato da Matteo Stefanori – che introduce per la rivista la valutazione di referees esterni – vuole confermare la vocazione della rivista a muoversi in maniera interdisciplinare tra storia e tempo presente, con una attenzione particolare per le fonti audiovisive e le risorse offerte al mondo della ricerca e della didattica dalle tecnologie informatiche.

Si tratta di una scelta discussa in maniera approfondita dalla redazione, con la decisione di affiancare all’aggiornamento più frequente delle sezioni già collaudate un numero monografico semestrale, aperto a contributi provenienti dalle università italiane e dagli addetti ai lavori attraverso l’invito a collaborare proprio del call for paper su temi di grande interesse scientifico e culturale.

Sarà il caso del prossimo numero monografico curato da Massimo Piermattei su «L’Europa Mediterranea», con l’obiettivo di affrontare il nodo dell’eredità di Fernand Braudel nel panorama degli studi storici sul Mediterraneo, in un panorama politico ed economico profondamente mutato rispetto agli anni della scuola francese de Les Annales per effetto della globalizzazione e delle diverse fasi del processo di integrazione europea.

Mentre la dialettica interna della rivista sarà ulteriormente alimentata da un comitato scientifico rinnovato, composto da un nucleo forte di ricercatori e docenti della Tuscia, ma aperto al contributo di diversi altri studiosi italiani e stranieri di diverse generazioni, il Centro Studi sull’Europa Mediterranea costituirà il motore di iniziative di approfondimento come il convegno internazionale «Presidenti della Repubblica. Le istituzioni e i cittadini, l’Italia e l’Europa» e la mostra multimediale «I Presidenti della Repubblica : i Comuni, l’Italia e l’Europa (1946 – 2013)» , in programma a Viterbo nei giorni 11 e 12 aprile 2013.

Il contributo in qualità di relatori di alcuni membri della redazione sarà di per sé eloquente del rapporto virtuoso di fatto esistente tra il Centro Studi sull’Europa Mediterranea e la nostra rivista.

Come in occasione del convegno del 2011 «Celebrare la Nazione. Grandi Anniversari e memorie pubbliche nella società contemporanea», i siti del Centro Studi e della rivista ospiteranno una pagina speciale dedicata a materiali supplementari, a video interviste e alla registrazione filmata dello svolgimento dell’iniziativa.

E’ una linea di sviluppo che troverà espressione a stretto giro di boa con il seminario promosso dalle riviste «Officina della Storia» e «Diacronie» dal titolo «Una nuova storia ? Le riviste digitali e lo studio del passato», previsto a Viterbo il 16 e 17 maggio 2013, con il patrocinio della Società Italiano per lo Studio della Storia Contemporanea (Sissco).

Proprio in relazione al rapporto tra storia e media, il Centro Studi sull’Europa Mediterranea e «Officina della Storia» ricordano infine con affetto Francesca Anania, prematuramente scomparsa, vicina ai percorsi di ricerca di diversi tra i membri della nostra redazione e che si sono formati presso l’Università della Tuscia.

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    By: Sante Cruciani

    Sante Cruciani, ricercatore a tempo determinato (tipo b) in Storia delle relazioni internazionali all’Università della Tuscia. Si occupa del processo di integrazione, delle culture politiche e sindacali della sinistra europea, delle rappresentazioni mediatiche della guerra fredda. Tra le sue pubblicazioni: L’Europa delle sinistre. La nascita del Mercato comune europeo attraverso i casi francese e italiano (1955-1957), Carocci, 2007; Passioni politiche in tempo di guerra fredda. La Repubblica di San Marino e l’Italia repubblicana tra storia nazionale e relazioni internazionali (1945–1957), Università di San Marino, 2010. È curatore di: Bruno Trentin e la sinistra italiana e francese, École Française de Rome, 2012; Il socialismo europeo e il processo di integrazione. Dai Trattati di Roma alla crisi politica dell’Unione (1957-2016), FrancoAngeli, 2016.  Insieme a M. Ridolfi, ha recentemente curato i volumi L’Unione Europea e il Mediterraneo. Relazioni internazionali, crisi politiche e regionali (1947-2016), FrancoAngeli, 2017; L’Unione Europea e il Mediterraneo. Interdipendenza politica e rappresentazioni mediatiche (1947-2017), FrancoAngeli, 2017. È condirettore della rivista digitale www.officinadellastoria.eu.

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